con Riccardo Bertoncelli
“Scrivere di rock è come ballare architettura?”
Due incontri su periodici e letteratura rock degli ultimi cinquant'anni
Il 1 giugno saranno cinquant'anni dal “Sgt. Pepper's” dei Beatles, un disco che fece da spartiacque nella storia del rock, non solo a livello discografico. Con quell'uscita la “musica dei capelloni” diventò una cosa seria, cominciò a impicciarsi di Grandi Numeri, affinò la propria peculiarità di calamita dell'attualità sonora – da lì in avanti il rock avrebbe affiancato il jazz come musica esemplare del Novecento. Fra i tanti mutamenti, anche un diverso approccio da parte di chi ne scriveva. A cominciare da “Rolling Stone”, la mitica rivista fondata giusto a fine 1967, le riviste che trattavano la nuova musica cambiarono pelle e in un circolo virtuoso aiutarono il rock a diventare sempre più interessante e originale.
In due incontri specifici, Riccardo Bertoncelli racconterà quello snodo cruciale e rievocherà le riviste più influenti degli anni d'oro della musica rock: quando le notizie si compravano in edicola e non si attingevano gratis nell'immenso pozzo di Wikipedia, quando si creavano e distruggevano idoli con la macchina da scrivere e le rotative, quando per scherzo e provocazione si potevano inventare dischi inesistenti senza che una rapida ricerca su Google smascherasse l'inganno. Un viaggio tutt'altro che nostalgico, molto attuale, con numerosi riferimenti all'Italia, angoluccio dell'Impero Rock fra trovate geniali e memorabili gaffes.
Venerdì 12 e sabato 13 magio 2017 alle ore 19.00
Auditorium della Fondazione Paolo Grassi
[ingresso libero]
QUANDO: Venerd' 12 e sabato 13 maggio 2017 alle ore 19.00