Conferenza-concerto a cura di Sandro Cappelletto
Dmitri Shostakovich. Un artista del popolo?
un concerto, un racconto (Sandro Cappelletto)
Lunedì 22 maggio 2017, ore 19.30
Dmitri Shostakovich. Un artista del popolo? Un concerto, un racconto.
Conferenza-concerto a cura di Sandro Cappelletto, con la partecipazione dei musicisti della Fondazione Paolo Grassi
Imperdibile conferenza-concerto dedicata a Dmitri Shostakovich a cura di Sandro Cappelletto, una delle più grandi firme della letteratura musicale italiana. In programma musiche, citazioni e racconti in riferimento a due celebri composizioni di Shostakovich: il Quintetto in sol minore per pianoforte e archi e il Trio per pianoforte n. 2 in mi minore.
Conta partecipazione dei musicisti della Fondazione Paolo Grassi: Silvia Grasso e Cristina Ciura (violini), Giuseppe Rutigliano (viola), Gaetano Simone (violoncello), Liubov Gromoglasova (pianoforte).
[Ingresso libero]
Il 16 marzo 1941 al Quintetto con pianoforte di Dmitri Shostakovich viene assegnato il Premio Stalin.
Come intendere quella decisione? Una riabilitazione, un rinnovato consenso del regime sovietico a un artista che, pochi anni prima, aveva saputo – e dovuto! - fare “autocritica”? Il riconoscimento del suo genio?
“Mi sento molto male. La mia nevrastenia si è seriamente aggravata… Ho suonato il Quintetto troppe volte di seguito, e ciò ha portato una qualche abitudine. E l’abitudine è il nemico della creatività e della qualità di esecuzione”, scrive il compositore all’inizio del 1941.
La Germania ha invaso l’URSS, per Shostakovich e la sua famiglia inizia un lungo periodo di spostamenti, trasferimenti, nuove angosce, private e politiche.
Un clima che la poetessa Anna Achmatova riesce a raccontare con toccante ed esatta intensità.
La musica da camera diventa il rifugio segreto di Shostakovich, il luogo creativo più intimo, inviolabile, sottratto ad ogni tentazione, ad ogni obbligo di comporre musica celebrativa, ufficiale. Ad ogni tradimento.
Nel Trio per pianoforte, eseguito per la prima volta a Leningrado il 14 novembre 1944, iniziato a Mosca, quando suo allievo al Conservatorio era il giovane Mstislav Rostropovich, il maestro utilizza per la prima volta temi ebraici, dopo che era stato informato delle atrocità commesse dai nazisti nei campi di concentramento dell’Europa dell’Est, in particolare nel Lager di Treblinka.
Nel Trio, una danza macabra è seguita da un’elegia. L’orrore e il compianto, il suo urlo e la sua commozione.
“Dalle sei del mattino alle diciotto di sera sono privo di due servizi fondamentali: luce e acqua. Le lampade al cherosene fanno poca luce. La mia vista non è buona. Alla luce del cherosene non posso scrivere. L’oscurità mi logora i nervi… Insomma, me la passo male. Ma alle sei del pomeriggio si accende la luce e quando si avvicina quel momento di felicità i miei nervi si eccitano al punto che non riesco a calmarmi”.
La musica, la sua salvezza; più tenace di ogni privazione, di ogni imposizione, di ogni terrore.
Sandro Cappelletto
SANDRO CAPPELLETTO
Critico musicale italiano. Dopo gli studi al Conservatorio e la laurea in lettere e filosofia, all’Univ. di Milano, ha collaborato con diversi quotidiani e ha diretto il settore drammaturgia e didattica del Teatro dell’opera di Roma. Ha inoltre collaborato con la RAI nella cura di programmi radiofonici ad argomento musicale e ha realizzato il film per la TV Maurizio Pollini, la mia musica. Nel 2005 ha curato la sceneggiatura del balletto We like Mozart. Tra le sue opere, Beethoven la vita e l’opera; La voce perduta, vita di Carlo Broschi Farinelli; David, un capolavoro ritrovato; Mozart. La notte delle dissonanze.
SILVIA GRASSO, violino
S. Grasso si diploma in violino a 17 anni con 10, lode e menzione presso l'IMP Paisiello di Taranto. Vincitrice di concorsi internazionali, protagonista di incisioni per note etichette discografiche, è docente di violino presso l'Accademia Rusalka di Carosino e la scuola secondaria di 1°grado. Collabora con numerose orchestre e associazioni musicali italiane.
CRISTINA CIURA, violino
Inizia gli studi musicali all’età di 10 anni sotto la guida del padre, il M° Angelo Ciura, facendosi notare per le sue doti.
A 18 anni si laurea in Violino con lode presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. Vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali è stata apprezzata da noti maestri. Attualmente studia con il M° Quarta.
Si esibisce come solista con orchestra oltre che in Duo, Trio e Quartetto.
GIUSEPPE RUTIGLIANO, viola
Diplomato in Viola al Conservatorio di S. Cecilia, fin da giovanissimo si dedica al repertorio cameristico collaborando con I Cameristi di S. Cecilia. In quintetto d’archi ha collaborato con il CEMAT per MiBACt presso Discoteca di Stato di Roma, e importanti teatri nazionali e internazionali. Ha inciso col quartetto d’archi “KZMUSIC” CD9 dell’Enciclopedia Discografica Concentrazionaria. É Professore d’Orchestra del “Teatro Petruzzelli”.
GAETANO SIMONE, violoncello
Violoncellista moderno e barocco. Diplomato con lode in Violoncello ad indirizzo concertistico, Musica da camera e Didattica della Musica. La sua attività lo vede protagonista in Italia e all'estero come solista e didatta del violoncello. Ha inciso: Quatuor pour la Fin du Temps di Messiaen, Drei Kleine Stucke di Webern, Le Muse Napolitane.
Suona uno strumento italiano del 1700 attribuito a David Tecchler.
LIUBOV GROMOGLASOVA, pianoforte
Si è laureata con lode presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca e ha continuato lo studio seguendo corsi di perfezionamento musicale presso il Conservatorio di Mosca nelle classi delle Prof. Kurzhetsova e Sorokina. Si esibisce con successo a Mosca e all’estero come solista, in duo pianistico, con orchestra e in varie formazioni musicali. Ha vinto premi e diplomi in numerosi concorsi internazionali (Russia, UK, Italia).
QUANDO: lunedì 22 maggio 2017 alle ore 19.00