Quarto ed ultimo appuntamento con “DONNE NEL MITO: Percorsi Interdisciplinari”, progetto realizzato dalla Fondazione Paolo Grassi in collaborazione con le studentesse del Liceo Classico “Tito Livio” di Martina Franca e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia (nell’ambito del progetto Casa Multimediale della Musica e del Teatro). Il ciclo si conclude con la figura Medea, colei che riassume in sé la responsabilità dell’essere sovrana, sposa e madre e la negazione stessa di questi ruoli: da qui, la sua tragedia, interpretata nel tempo da numerosi scrittori, artisti, musicisti e cineasti. Per amore di Giasone Medea tradisce la patria (sostenendo Giasone e gli Argonauti nel furto del Vello d’Oro) e abbandona la famiglia (uccidendo il fratello) e, divenuta sua sposa, da Giasone ha due figli, che poi lei stessa uccide quando quest ultimo accetta di sposare la figlia del re Creonte, rifiutando così il primo matrimonio. Vendicativa, sanguinaria, eppur amorevole e tenera al tempo stesso, coraggiosa e forte, inafferrabile nella sua totalità poiché Medea racchiude in sé un vero e proprio universo emotivo e una serie di figure tutte in conflitto tra loro. La sua storia è una delle più cupe e controverse dell’universo mitico, poiché l'infanticidio rappresenta un punto di non ritorno che innesca nella tradizione occidentale riflessioni profonde e sempre aperte, drammaticamente riscontrabili anche nella realtà del nostro tempo. Attraverso le musiche di Luigi Cherubini e Iannis Xenakis e un percorso interdisciplinare che spazierà dalla letteratura all’arte pittorica, dal cinema al teatro lirico e di prosa, cercheremo di tratteggiare la complessa fisionomia di Medea e i mutamenti subiti nel tempo da questo mito antico.
Un progetto di Marilena Lafornara
Voci: Federica Ceci, Rosa Elenia Stravato
Testi: Marilena Lafornara
Capo elettricista: Rino Carrieri
Ricerche iconografiche a cura di Simona Laneve
Testi letterari di: Euripide, Seneca, Ovidio, Anouilh, Christa Wolf.
Musiche di Luigi Cherubini e Iannis Xenakis.
QUANDO: VENERDì 26 MARZO 2010 - Auditorium della Fondazione Paolo Grassi