VII edizione - Per tesi di laurea magistrale e specialistica dedicate all'organizzazione, promozione, legislazione ed economia dello spettacolo
Premio di studio dedicato a Paolo Grassi per Tesi di Laurea sull’organizzazione, la legislazione e l’economia dello spettacolo.
I vincitori della settima edizione del Premio (anno 2010):
Lara De Bellis (Laurea in Economia - Gestione, innovazione e organizzazione per la cultura e le arti, Università degli Studi di Bologna):
“She’s got a ticket to ride: a travel along live music business in Italy”
Un viaggio nel business della musica dal vivo, cercando di capire come funziona, come sta cambiando e come appare oggi. Uno studio incentrato soprattutto sulla situazione italiana, anche rispetto al quadro globale, parte integrante e non escludibile del gioco.
Francesca Piccolboni (Laurea in Economia e Gestione delle arti e delle attività culturali, Università Ca' Foscari - Venezia):
“Per una gestione innovativa dei teatri. Alcuni spunti dall'esperienza francese”
Se la causa principale del deficit delle Fondazioni liriche italiane risiede nell'insostenibilità del costo del personale da parte delle risorse pubbliche, occorre chiedersi se esistano e siano applicabili alla realtà italiana modelli alternativi di organizzazione che prevedano un diverso impiego delle risorse, sia umane che finanziarie, per la realizzazione di concerti e opere liriche.
Erika Tedeschi (Laurea in Lettere e Filosofia - D.A.M.S. Indirizzo Spettacolo, Università degli Studi di Bologna):
“Il Festival Verdi a Parma tra tradizione e innovazione - Analisi e geografia di un Festival”
L’affermarsi di una nuova cultura che rappresenta la forma innovativa e modificata della tradizione verdiana a Parma non può prescindere dal rilevare il contesto di crisi generale in cui oggi il settore dello spettacolo è oppresso. La ricerca di ‘rimedi’ alla disorganizzazione della cultura, insieme alla prospettiva di progresso, manifestano una sollecitudine verso nuove iniziative da cui ripartire per contrastare la crisi, come quella per esempio del Festival Verdi nato in questo instabile contesto culturale e proiettato verso il futuro come risorsa e strumento di sviluppo di una collettività in deficit di vita culturale.
MOTIVAZIONI
La Commissione Giudicatrice del Premio Paolo Grassi 2010, composta dal Prof. Lamberto Trezzini (Presidente), Prof. Giovanni Dotoli, Prof.ssa Isabella Massafra, Dott. Pierpaolo Pascali, Dott.ssa Angela Schena, Dott. Giovanni Soresi, M° Alberto Triola (Componenti), dopo aver visionato i 18 elaborati consegnati e dopo aver raccolto le scelte individuali di ciascun componente, ha deliberato l’assegnazione del Premio di studio Paolo Grassi 2010 a:
Lara De Bellis
Motivazione: “Il lavoro di Lara De Bellis traccia un quadro esaustivo e al tempo stesso problematico della musica del nostro Paese, descrivendone lo stato con particolare riferimento al trend degli ultimi anni. Mentre la De Bellis pone in evidenza come l’industria della musica dal vivo viva una stagione positiva e dagli sviluppi crescenti, la realtà esterna degli ultimi tempi (che investe non soltanto la situazione economica del nostro Paese) pone in evidenza invece i gravi momenti di criticità e quindi di contraddittorietà. La ricerca svolta presenta particolari aspetti e momenti di intelligente approfondimento, percorrendo i diversi aspetti economici, finanziari e organizzativi.”
Francesca Piccolboni
Motivazione: “La commissione ha ritenuto opportuno premiare la ricerca svolta da Francesca Piccolboni non solo per la qualità della scrittura e l’organizzazione del lavoro in questione, ma anche per aver posto in evidenza, in un momento così difficile e così problematico per le sorti della cultura nel nostro Paese, le grandi diversità esistenti tra il sistema musicale italiano e quello francese, con particolare riferimento alla configurazione e organizzazione di due dei più noti teatri musicali parigini, Champs Élisées e Châtelet; il tutto, come è evidente, nel contesto di una descrizione del modello francese riferito alla città di Parigi. Non appare secondaria, infine, l’importanza che il lavoro della Piccolboni riveste come contributo alla delineazione delle politiche culturali europee.”
Erika Tedeschi:
Motivazione: “Lo studio di Erika Tedeschi su un prototipo di festival musicale come quello di Verdi a Parma ha come sua peculiarità una assoluta completezza in una lucida indagine dei diversi aspetti culturali, economici, legislativi, basandosi su documenti di bilancio, relazioni artistiche e su una diretta esperienza di lavoro dell’autrice nella sua veste di organizzatrice di palcoscenico. La Commissione ha inoltre motivo di ritenere che la ricerca in parola costituisca un esempio per tanti aspetti di come un festival, in determinate condizioni, possa per il territorio in cui si svolge rappresentare un importante fattore di impatto economico dell’investimento culturale e un esemplare punto di riferimento per ricerche consimili.”
Martina Franca, 23 ottobre 2010