Conversazione con Gianna Fratta su "La Sagra della primavera" di Stravinsky, a 100 anni dalla sua prima rappresentazione
Il 29 maggio 1913 sul palcoscenico del Théâtre des Champs-Elysées a Parigi la compagnia dei Balletti russi di Sergej Djaghilev, suscitando grande scalpore, eseguiva la coreografia di Vaclav Nižinskij su musica di Igor' Stravinskij: si trattava della prima rappresentazione assoluta de "La Sagra della primavera" (titolo originale "Le Sacre du printemps").
Da allora sono trascorsi 100 anni e, da allora, la musica è cambiata. Come scrive Alex Ross nel suo volume "Il Resto è rumore": "[...] Per gran parte del Diciannovesimo secolo, la musica era stata un teatro della mente; adesso i compositori avrebbero creato una musica per il corpo. Le melodie avrebbero seguito l'incedere del discorso; i ritmi avrebbero eguagliato l'energia della danza; le forme musicali sarebbero diventate più concise e più chiare; le sonorità avrebbero posseduto la durezza della vita reale. [...]"
La prima esecuzione di quello che Leonard Bernstain ha definito "Il più importante brano di musica del XX Secolo" scosse e non poco all'epoca il pubblico parigino: Jean Cocteau, che aveva allora 23 anni, vi scrisse a proposito: "Un occhio esperto vi scorge tutti gli elementi dello scandalo!" e lo stesso Stravinskij definì la sua composizione "[...] un sacro terrore nel sole di mezzogiorno [...]".
L'incredibile bellezza e la portata rivoluzionaria della "Sagra" di Stravinskij, oggi come allora, fa discutere. Anticipando l'esecuzione della versione per pianoforte a quattro mani (composta da Stravinskij) a cura dei pianisti Gianna Fratta e Massimiliano Baggio, in programma il 28 maggio al Teatro Paolo Grassi di Cisternino, la stessa Gianna Fratta terrà una conversazione con esempi musicali dal vivo al pianoforte: mercoledì 8 maggio 2013 alle ore 19.30 presso l'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi (ingresso libero).
QUANDO: Mercoledì 8 maggio 2013, ore 19.30 - Auditorium della Fondazione Paolo Grassi