“Il cinema racconta la Shoah” in collaborazione con Musica Civica (Foggia). Doppio appuntamento per ricordare la Shoah e Claudio Abbado.
“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ‘Giorno della Memoria’, al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del “Giorno della Memoria” sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
Con queste parole una legge italiana del 2000 definisce le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria.
Giovedì 30 gennaio 2014 alle ore 19.30 la Fondazione Paolo Grassi, in collaborazione con l'Associazione Musica Civica di Foggia, presenta il Concerto della Memoria: un doppio tributo per ricordare le vittime della Shoah assieme al grande direttore d'orchestra recentemente scomparso, Claudio Abbado.
Il concerto, come fortemenete evoca il titolo (“Il cinema racconta la Shoah”), sarà un racconto fatto di immagini e suoni tratti dai grandi capolavori cinematografici sulla Shoah considerato che il cinema, fin dagli anni Cinquanta, si è interessato all’Olocausto e lo ha fatto con grandi capolavori come “Perlasca”, “Schindler’s list”, “Il pianista” e “La vita è bella”.
Parlare di cinema sulla Shoah vuol dire anche rapportarsi con la musica dei grandissimi compositori dei nostri giorni che hanno dedicato a questi film colonne sonore indimenticabili. Tra questi Ennio Morricone, Luis Bavalov, Nicola Piovani e John Williams.
Un mix emozionante di musica e immagini, unitamente all’ascolto della musica da cabaret composta nei campi di concentramento e alle note di autori che hanno saputo cantare la cultura, la musica e la tradizione ebraica, come Kurt Weill.
Un racconto, quindi, fatto di note, immagini e parole, nell'interpretazione di tre artisti di fama internazionale: Gianna Fratta al pianoforte, Dino De Palma al violino e la voce del soprano Ida Fratta.
[Ingresso libero fino a esaurimento posti]
Note d’ascolto a cura di Gianna Fratta:
Dopo il 1945, il mondo ebraico cerca affannosamente di costruire una memoria della Shoah, creando le prime istituzioni della memoria soprattutto attraverso le dolorose testimonianze dei superstiti.
Tuttavia i pochi sopravvissuti si rifugiano nel silenzio, soprattutto perché traumatizzati e impauriti dal fatto che la società non li voglia ascoltare.
Anche l’industria cinematografica produce film sul tema con grande fatica, soprattutto perché, dopo gli anni Cinquanta, storie ambientate nei campi nazisti non attiravano il pubblico e quindi generavano pochi profitti. Il trend subisce, però, una variazione negli anni ‘90 con capolavori quali “Schindler’s List” (1993) di Steven Spielberg e “La vita è bella” (1997) di Roberto Benigni.
Accanto alla ‘storia’ si associa qui non solo l’arte cinematografica, ma anche quella della musica per il cinema: compositori come Williams, Bacalov, Morricone e Piovani contribuiscono con mano forte alla divulgazione della cultura ebraica, oltre che della memoria della Shoah. La ricerca di sonorità dell’epoca, l’unione trasversale tra il canto popolare e la musica “colta”, la strumentazione fortemente connotata, fanno di queste musiche vere e proprie perle del repertorio internazionale, note capaci di narrare con dolorosa limpidezza l’animo del popolo ebraico.
QUANDO: Giovedì 30 gennaio 2014, ore 19.30 - Auditorium della Fondazione Paolo Grassi