Concerto del Quartetto Adorno al Museo Archeologico Nazionale di Taranto MArTA.
Settimo appuntamento del progetto "Tra la carne e il cielo" previsto per venerdì 28 ottobre 2022 alle ore 19.00 nella bella cornice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto MArTA. Il concerto, dal titolo "I semi di Gramsci" sarà a cura del Quartetto Adorno (Edoardo Zosi - violino, Liù Pellicciari - violino, Benedetta Bucci - viola, Stefano Cerrato - violoncello).
In programma "I semi di Gramsci" di Sylvano Bussotti nella versione per quartetto solo e due quartetti di Wolfgang Amadeus Mozart: il n.15 K 421 e il n.19 K 465 (Quartetto delle dissonanze), entrambi dedicati al compositore Franz Joseph Haydn.
Ingresso a pagamento. Biglietto intero € 10, biglietto ridotto € 5 (+ 10% di prevendita).
Biglietti disponibili su VivaTicket (link in fondo alla pagina).
I SEMI DI GRAMSCI
"I semi di Gramsci sono una composizione, anzi, un «poema sinfonico per quartetto e orchestra», dedicato da Bussotti al Quartetto italiano. Non conoscendone la versione integrale, devo dire che nella esecuzione per solo quartetto non si avvertono segni d'incompletezza. L'autore spiega di avere concepito la partitura orchestrale quasi come la prigione in cui il protagonista — il quartetto — è rinchiuso. Ciò nonostante, e malgrado la provocatoria qualifica di «poema sinfonico», nel pezzo non c'è nulla di descrittivo. Mille allusioni estensive si possono leggere nel titolo: ma I semi di Gramsci, documentati da una scelta di passi delle lettere dal carcere, sono semplicemente i semi vegetali che il detenuto coltivava in «un quarto di metro quadrato» di terreno del penitenziario, appassionandosi al loro sviluppo con la stessa lucidità d'intelligenza storicistica con cui esplorava le ragioni della storia d'Italia e delle classi sociali europee. Da queste premesse si potrebbe temere un sentimentalismo bucolico di georgica carceraria. No: negli ispidi e arruffati scatti del discorso quartettistico, solo placati in un a solo del secondo violino, tagliato su misura per il suono della Pegreffi, e nella bellissima chiusa per il violoncello solo, il Gramsci che viene fuori non è il povero carcerato tubercolotico, bensì il maestro, la guida, perfino il tribuno, tanto forte di cervello e di carattere quanto macilento nel fisico." [Massimo Mila, "La Stampa", mercoledì 28 agosto 1974]
WOLFGANG AMADEUS MOZART
QUARTETTO PER ARCHI N.15 K 421
Il quartetto per archi n. 15 in re minore K 421 è il secondo dei sei quartetti dedicati ad Haydn, terminato nel giugno del 1783. Secondo Henri de Curzon, il quartetto fu scritto nella notte durante cui la moglie di Mozart, Constanze, diede alla luce il loro primo figlio, Raimund Leopold.
La dedica ad Haydn è il tributo che Mozart desiderava riconoscere ad Haydn a cui doveva il particolare modo compositivo inventato con i quartetti russi. Modo che Mozart aveva faticosamente fatto suo e reinterpretato secondo la sua sensibilità artistica.
Il padre Leopold considerava questo quartetto insieme al K 387 tra i più impegnativi sotto l'aspetto compositivo e interpretativo. Il quartetto K 421 è certamente il lavoro più drammatico e cupo dei sei quartetti in esame. Il carattere intimistico e la totale mancanza di esteriorità sembrano anticipare le composizioni di Schubert.
QUARTETTO PER ARCHI N.19 K 465 (Quartetto delle dissonanze)
Il Quartetto per archi K 465 n. 19 in Do maggiore, è l'ultimo dei sei quartetti dedicati ad Haydn. Fu eseguito per la prima volta in casa di Mozart insieme ad altri due quartetti del ciclo, alla presenza dello stesso Haydn.
Fu proprio in quell'occasione che questi ebbe a dire al padre Leopold la famosa frase: "Io vi dico di fronte a Dio, da uomo sincero, che vostro figlio è il più grande compositore che io conosca di nome e di persona. Ha gusto e possiede al sommo grado l'arte del comporre".
Al quartetto fu attribuito in epoca posteriore l'appellativo "Quartetto delle dissonanze" per via delle note dissonanti tra loro presenti nell'introduzione lenta con cui inizia il primo movimento secondo un modo di comporre proprio di Haydn. Le prime ventidue battute iniziali hanno fatto discutere generazioni di musicofili.Il padre dirà che il quartetto era "composto in maniera eccellente". Ciò nonostante eminenti studiosi proposero correzioni, soprattutto alla seconda e sesta battuta, che apparivano troppo all'avanguardia.
QUARTETTO ADORNO
Il Quartetto Adorno si è fatto conoscere a livello internazionale aggiudicandosi il Terzo Premio (con Primo non assegnato), il Premio del Pubblico e il Premio Speciale per la migliore esecuzione del brano contemporaneo di Silvia Colasanti nell’edizione 2017 del Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani”. Nella storia trentennale del Concorso nessun quartetto italiano aveva ottenuto un riconoscimento così importante.
Nel 2018 il Quartetto Adorno è vincitore della X Edizione del Concorso Internazionale per quartetto d’archi “V. E. Rimbotti” e diviene inoltre artista associato in residenza presso la Chapelle Musicale Reine Elisabeth di Bruxelles.
Nel 2019 il Quartetto Adorno riceve un prestigioso riconoscimento artistico ricevendo il Premio “Una vita nella musica giovani 2019”. Dal 2019 il Quartetto Adorno è supportato dal CIDIM.
Fondato nel 2015, il nome del quartetto è un omaggio al filosofo Theodor Wiesengrund Adorno che, in un’epoca di declino musicale e sociale, individuò nella musica da camera una chiave di salvezza per perpetuare un vero rapporto umano, secondo i valori del rispetto e dell’anelito alla perfezione.
Il Quartetto Adorno ha tenuto concerti per importanti Società Musicali italiane ed estere come “London Chamber Music Society Series at Kings Place” e “Wigmore Hall” Londra, “Ravenna Festival”, “La Società dei Concerti” Milano, “Fondazione I Teatri” Reggio Emilia, MITO Festival, “Festival dei Due Mondi” Spoleto, “Associazione Clementi” Viterbo, “Unione Musicale” Torino, “Festival Internazionale di Musica da Camera” Cervo,”Festival Echos”, Festival di Portogruaro, “Fazioli Concert Hall” Sacile, “Podium für junge Solisten” Tegernsee, “ACM Chamber Music” Trieste, “Policontri Classica” Torino, “Amici della Musica” Perugia, “Amici della Musica” Cagliari, “Festival Musique Chalosse” Francia, “Allegro Vivo Festival” Altenburg, “Musica Insieme” Bologna, “Amici della Musica” Campobasso, ”Amici della Musica” Firenze, “Appassionata Festival” Macerata, “Società del Quartetto” Bergamo ,“Micat in Vertice – Fondazione Chigiana” Siena, “Associazione Scarlatti” Napoli, MUCH Brussels,”GIA” Brescia, “Soireès Musicales” Grimaud, “Fondazione Cini” Venezia, “Musikerlebnis” Monaco.
Il Quartetto Adorno collabora con grandi artisti quali: P. Badura-Skoda, G. Bandini, E. Bronzi, B. Canino, A. Carbonare, F. Di Rosa, S. Gramaglia, L. Lortie, F. Meloni, P. Meyer, A. Oliva, G. Ragghianti, G. Sollima.
Nel 2019 viene pubblicato il primo CD del Quartetto Adorno per Decca Italia con il Quartetto No. 3 Op. 19 di A. von Zemlinsky e il Quintetto con Clarinetto di Brahms Op. 115 insieme ad Alessandro Carbonare.
Nelle Stagioni 2019/20/21/22 il Quartetto Adorno è impegnato nell’esecuzione dell’integrale dei quartetti di Beethoven presso “Associazione Musicale Lucchese”, “Viotti Festival” a Vercelli, “Amici della Musica” di Cagliari, “Festival di musica da Camera” Urbino, “Musikamera” presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia.
QUANDO: Venerdì 28 ottobre 2022, ore 19.00 - Museo Archeologico Nazionale di Taranto MArTA