Progetto "Tra la carne e il cielo" - 18 e 19 novembre 2022 "Variazioni Goldberg" di Bach con la pianista Liubov Gromoglasova e la voce narrante di Sandro Cappelletto
“Celeste Bach! - Tu bambino, tu uomo, tu morto, / piegati sulla terra vive / l’eternità nei nostri corpi. / Vive l’eternità nel fiore / dei nostri anni che non finiscono... / Ma chi canta tanto dolce e alto?”. Celeste Bach! è il titolo di una poesia di Pier Paolo Pasolini dedicata al compositore che più amava. Che ha suonato, quando da ragazzo studiava violino e che non ha più dimenticato. Diceva che il punto di partenza della musica di Bach è sempre altissimo e la immaginava come una linea retta, infinita, tesa al di là del tempo.
Altissimo è anche il punto di partenza delle Variazioni Goldberg. Un'opera che Johann Sebastian Bach scrive senza dedicarla a nessuno. Un' assenza che significa qualcosa di molto importante: questa musica non è nata su richiesta di qualcuno, è nata perché Bach ha sentito il desiderio, la necessità di scriverla, di farla conoscere.
Aria con diverse variazioni: questo il vero titolo delle Goldberg. Diverse perché sono differenti una dall’altra e perché sono tante: trenta. Trenta variazioni: dieci volte tre. Dieci è il numero della pienezza: nove più uno, assieme allo zero. È un numero che raccoglie e comprende tutti gli altri. Tre è il numero della perfezione. Bach era cristiano: 10 sono i comandamenti, 3 il simbolo della Trinità. Tutto si tiene, in questa musica. Johann Sebastian Bach, rigoroso come un matematico, fantasioso come un giocoliere.
Però, in questa musica, ci sono dei segreti, dei codici da svelare, a cominciare dalla ragione per cui Bach sceglie di iniziare e finire con lo stesso motivo, che chiama con una parola italiana: Aria.
Il pianoforte di Liubov Gromoglasova, il racconto di Sandro Cappelletto ci accompagneranno durante l'ascolto di un capolavoro, antico di tre secoli e intatto nella sua bellezza. Goldberg. Una parola tedesca che significa "montagna d'oro". La montagna d'oro della musica.
L’appuntamento è per venerdì 18 novembre alle 19.00 al Museo di arte contemporanea Pino Pascali di Polignano a Mare e in replica sabato 19 novembre alle 19.00 presso l’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca.
Ingresso a pagamento. Biglietto intero € 10, biglietto ridotto € 5 (+ 10% di prevendita).
Biglietti disponibili su VivaTicket (link in fondo alla pagina).
LIUBOV GROMOGLASOVA, pianoforte
Pianista russa, laureata con lode presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca nella classe della Prof.ssa Elena Kuznetsova. Ha partecipato a masterclass internazionali con alcuni tra i maggiori professori dello strumento: Christopher Elton e Ruth Harte, William Fong, Aglika Genova e Liuben Dimitrov, Konstantin Lifshitz. Vincitrice di numerosi premi in concorsi e festival musicali internazionali in Russia, Gran Bretagna, Italia. Si esibisce con successo con vari programmi solistici e di musica da camera, con orchestre, in duo pianistico con la sorella Anastasia e in varie formazioni musicali tra cui il Trio Gioconda de Vito. Nel 2009 ha eseguito la prima mondiale di “Variazioni brillanti” di Mendelssohn-Mosheles per 2 pianoforti e orchestra nella Grande sala del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca. Dal 2010 al 2014 in duo pianistico con la sorella ha partecipato nei concerti in abbonamento del Conservatorio di Mosca nella Piccola sala con un recital annuale. Dal 2007 al 2016 ha lavorato nella Scuola musicale Taneev e nel Conservatorio Tchaikovsky a Mosca. Dal 2015 collabora regolarmente con il Festival delle Valle d’Itria. Lavora come pianista in residence nella Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, dove è anche docente di pianoforte nella Scuola di Musica e nei corsi di perfezionamento musicale. Nel 2020 in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi ha creato la sua rassegna pianistica “Pianisti del XXI secolo”. È sua l’ideazione del progetto “Stravinsky & friends” della Fondazione Paolo Grassi, premiata dal Ministero della cultura fra i 25 progetti speciali di musica in Italia per il 2021. Nel 2020 ha inciso l’integrale delle Sinfonie di P. Tchaikovsky nell’arrangiamento per pianoforte a 4 mani in duo pianistico con la sorella Anastasia per la casa discografica “Tobu recordings” (Giappone) e nel 2021 l’integrale delle Sinfonie di L. Beethoven per la stessa etichetta discografica.
SANDRO CAPPELLETTO, testi e voce recitante
Scrittore e storico della musica, Sandro Cappelletto è nato a Venezia nella seconda metà del Novecento. Laureato in Filosofia, ha studiato armonia e composizione con il maestro Robert Mann. Tra le sue principali pubblicazioni, la prima biografia critica di Carlo Broschi Farinelli (La voce perduta, EDT, 1995), un saggio su Gaetano Guadagni (Nuova Rivista Musicale Italiana, 1993), un'inchiesta politica sugli enti lirici italiani (Farò grande questo teatro!, EDT 1996).
Esce nel 2006 Mozart – La notte delle Dissonanze (EDT), libro dedicato al misterioso Adagio introduttivo del Quartetto per archi K 465. Dal libro nasce, assieme al Quartetto Savinio, un fortunato concerto-racconto.
Per la Storia del teatro moderno e contemporaneo (Einaudi, 2001) ha scritto il saggio Inventare la scena: regia e teatro d’opera. Nel 2002, con Pietro Bria, dà alle stampe Wagner o la musica degli affetti (Franco Angeli), raccolta di riflessioni e interviste di Giuseppe Sinopoli, di cui nel 2006 cura Il mio Wagner – il racconto della Tetralogia (Marsilio). Nel 2008 l’Accademia Perosi di Biella pubblica L’angelo del Tempo, volume dedicato al Quartetto per la fine del Tempo di Olivier Messiaen e che contiene un cd con l’interpretazione dell’Ex Novo Ensemble.
E’ autore di programmi radiofonici e televisivi (crea la trasmissione di Rai-Radio Tre Momus, realizza per Rai 3 un film televisivo su Maurizio Pollini, scrive e conduce per Rai 5 il programma Inventare il tempo).
I suoi libretti per il teatro musicale sono nati dalla collaborazione con significativi compositori italiani, tra i quali Claudio Ambrosini, Daniele Carnini, Luca Lombardi, Azio Corghi. Intensa la collaborazione con Matteo D’Amico. Con Fausto Sebastiani scrive Il paese degli uomini integri (2017), melologo dedicato alla memoria del presidente del Burkina-Faso Thomas Sankara. Per la musica di Michelangelo Lupone dà vita a ‘Nkodi (Mio figlio è un feticcio) – Cantata per i bambini accusati di stregoneria (2018). Anche in queste occasioni è interprete in scena dei propri testi.
Esce nel 2014 Da straniero inizio il cammino – Schubert, l’ultimo anno (Accademia Perosi), volume dedicato all’estremo periodo creativo di Schubert.
Nel 2016 il Saggiatore pubblica I quartetti per archi di Mozart. Cura ed è direttore scientifico del volume Musica per la collana Il contributo dell’Italia alla storia del pensiero (Treccani, 2018). Del 2020 è Mozart. Scene dai viaggi in Italia (il Saggiatore).
Su invito di Giuseppe Sinopoli ha diretto il settore drammaturgia e didattica del Teatro dell'Opera di Roma. Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, ne è stato direttore artistico dal 2009 al 2013. Giornalista professionista. E’ Accademico di Santa Cecilia.
QUANDO: Venerdì 18 novembre, ore 19.00 Museo di arte contemporanea Pino Pascali di Polignano a Mare - Sabato 19 novembre, ore 19.00 Auditorium della Fondazione Paolo Grassi