Conferenza-concerto omaggio a Chet Baker.
Con Pasquale Mega (pianoforte), Camillo Pace (contrabbasso) e Giovanni Mutinati (voce recitante)
Un omaggio a Chet Baker, attraverso letture tratte dal suo libro "Come se avelli le ali. Le memorie perdute" (ed. Minimum Fax) e musiche del suo repertorio, interpretate da Pasquale Mega (pianoforte), Camillo Pace (contrabbasso) e Giovanni Mutinati (voce recitante).
Sabato 30 aprile alle ore 19.00 presso l'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi.
Ingresso libero.
CHET BAKER - Breve biografia
Chesney Henry "Chet" Baker Jr. è stato un trombettista e cantante statunitense di musica jazz, noto per il suo stile lirico e intimista e per essere stato tra i principali esponenti del genere conosciuto come cool jazz.
Figlio di un chitarrista, nato e cresciuto a Yale nello stato americano dell'Oklahoma, si trasferì successivamente nella California meridionale, dove trovò successo come trombettista di rilievo a partire dal 1951, quando fu scelto da Charlie Parker per suonare nella sua band in una serie di concerti nella West Coast. Nel 1952, Baker si unì al Gerry Mulligan Quartet, divenendone in breve una delle punte di diamante, per via delle sue capacità espressive fuori dal comune. In particolare, fu portato alla notorietà dall'assolo da lui eseguito nella registrazione di My Funny Valentine eseguita dal quartetto. Dopo il declino quasi immediato del gruppo per via dei problemi di droga di Mulligan (che fu in carcere per un certo periodo) e per i disaccordi, economici e caratteriali fra lui e Chet, Baker fondò una propria jazz band, in cui, oltre a suonare la tromba, copriva anche il ruolo di cantante. Nel 1954, Chet Baker vinse il premio di migliore strumentista nel sondaggio della rivista Down Beat, battendo tra gli altri anche Miles Davis, Dizzy Gillespie e l'astro nascente Clifford Brown. A partire dai primi anni sessanta, Baker iniziò anche a suonare il flicorno durante le sue esibizioni.
Tuttavia, la carriera di Chet Baker fu anche caratterizzata dai suoi problemi di droga, che ebbero un impatto notevole sul successivo declino della stessa. In particolare, la sua dipendenza dall'eroina gli causò anche numerosi problemi legali, inclusa una detenzione di oltre un anno in Italia nel carcere di Lucca, e successive espulsioni da Germania Ovest e Inghilterra.
Nel 1966 Baker sparì dalla scena a causa di gravi problemi ai denti anteriori, che dovette farsi estrarre. La causa di questi problemi non è mai stata completamente chiarita. Baker raccontò spesso di di essere finito in una rissa dopo un concerto e di essere stato aggredito da alcuni uomini di colore che gli avevano spaccato una bottiglia in faccia, lacerandogli le labbra e danneggiandogli i denti anteriori. La veridicità di questo racconto è sempre stata dubbia: molti amici e conoscenti parlarono di un confronto con uno spacciatore dovuto a problemi di pagamento di una fornitura di droga. Pare anche che l'uso dell'eroina avesse già lasciato il segno sulla sua dentatura. È comunque certo che dovette farsi estrarre i denti perché non riusciva più a suonare a causa del dolore che gli provocavano. Dopo qualche tempo, un appassionato non lo riconobbe nel commesso di una pompa di benzina e lo aiutò a rimettersi in sesto, facendogli anche trovare i soldi per sistemarsi la bocca. Baker dovette imparare a suonare la tromba con la dentiera, cosa considerata estremamente difficile, e il suo stile dovette adeguarsi.
Parzialmente disintossicato, Chet Baker si trasferì a New York, dove ricominciò a registrare con altri rinomati musicisti jazz, come Jim Hall (con cui incise l'ottimo "Concierto"), per poi infine ritornare a vivere in Europa. Famosa la sua collaborazione con l'artista inglese Elvis Costello, e celebre il suo commovente assolo di tromba nella canzone Shipbuilding.
Baker si trasferì quasi permanentemente fuori dagli Stati Uniti, frequentando soprattutto l'Europa - dove aveva diversi amici tra i musicisti - e tornando spesso in Olanda, dove le permissive leggi sui narcotici gli permettevano di soddisfare in maniera relativamente facile la sua dipendenza, che era ormai tornata ai livelli consueti . In questi suoi ultimi anni di vita frequentò molto il flautista italiano Nicola Stilo, che era una sua scoperta e che gli rimase accanto fino agli ultimi giorni di vita. [1]
Il 13 maggio 1988, Chet Baker morì, cadendo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam, probabilmente sotto l'effetto di droghe. Le circostanze della sua morte furono piuttosto oscure, ma la versione dell'incidente resta comunque la più accreditata. La targa posta a memoria all'esterno dell'albergo recita: « Il trombettista e cantante Chet Baker morì in questo luogo il 13 maggio 1988. Egli vivrà nella sua musica per tutti quelli che vorranno ascoltarla e capirla ».
QUANDO: Sabato 30 aprile 2011, ore 19.00