I linguaggi e le funzioni della Musica
Gianna Fratta, tra le più brillanti direttrici d’orchestra del panorama musicale contemporaneo, terrà delle conversazioni sul senso della musica oggi, con esempi dal vivo al pianoforte.
Venerdì 17 febbraio 2012, ore 19.00
I LINGUAGGI DELLA MUSICA
La musica è spesso definita come una forma di linguaggio, anzi come il linguaggio universale per eccellenza. E’ vero, infatti, che la musica, al pari di qualunque linguaggio, riesce a comunicare stati d’animo, emozioni, sentimenti e a mettere in relazione gli esseri umani. Eppure stupisce che, a differenza di quanto avviene nel linguaggio, non è necessario che colui che “fruisce” di musica conosca le regole del linguaggio musicale, sostanzialmente non è necessario per chi “ascolta” musica conoscere le regole della musica. Allora come può un brano comunicare a chi lo ascolta gioia, tristezza, nostalgia, emozione se il fruitore non è tenuto a sapere le regole di quel linguaggio, cioè se l’ascoltatore non necessariamente deve conoscere la grammatica di quella lingua, ossia la grammatica musicale, le regole e la struttura della musica? Attraverso l’ascolto ragionato di brani musicali indagheremo su quali sono gli elementi strutturali della musica che ci permettono di ascoltarla, capirla ed amarla, al di là della comprensione consapevole delle regole musicali ad essa sottese.
Giovedì 23 febbraio 2012, ore 19.00
LE FUNZIONI DELLA MUSICA
La musica è dovunque intorno a noi. La “dimensione musicale” interviene nelle situazioni più diverse: no c’è funerale, matrimonio, nascita, albero abbattuto per motivi rituali, dichiarazione di guerra, lavoro collettivo, seminagione che non sia un’occasione di musica, o piuttosto che non richieda il concorso indispensabile di un’azione musicale. Oggi, potremmo aggiungere che non c’è film, pubblicità, attesa, telefonata senza musica. Ascoltiamo musica mentre lavoriamo, mentre guidiamo, mentre compiamo qualsiasi altra azione. La musica assume un ruolo ridondante nella nostra vita, rendendoci spesso fruitori passivi e anche inconsapevoli perché la musica è in grado di veicolare significati e di evocare o rappresentare eventi, emozioni, concetti e stati d’animo extramusicali. Essendo immateriale - e per questo asemantica - ed estremamente adattabile al contesto sociale, la musica è in grado di estendere e sovrapporre la sua sfera d’azione a quella dei diversi sistemi espressivi e comunicativi cui è associata nelle varie occasioni e con i quali condivide una dimensione simbolica. Ci soffermeremo in particolare sulla musica nei media e nel dettaglio sulla fruizione passiva della musica resa possibile attraverso il suo potere evocativo e simbolico, la sua asemanticità; indagheremo, guardando alcune pubblicità e analizzandone la musica associata, sul processo di defunzionalizzazione e rifunzionalizzazione della musica e della capacità della musica di saper comunicare altro da se stessa, di saper enfatizzare altro da sé; capiremo come la musica è un’arte viva e capace con straordinaria semplicità di descrivere il cambiamento ritmico di una società sempre più veloce.
GIANNA FRATTA
Diplomata in pianoforte e composizione col massimo dei voti, oltrechè in direzione d’orchestra con lode, è laureata in giurisprudenza e discipline musicali con 110/110 e lode. Dopo una brillante carriera come pianista, negli ultimi anni si è sempre più dedicata alla direzione d’orchestra lavorando con orchestre come i Berliner Symphoniker, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, la Sinfonica di Macao (Cina), la Cappella Istropolitana di Bratislava, la Mimesis del Maggio Musicale fiorentino, la Royal Accademy di Londra, l’Orchestra della Fondazione Toscanini di Parma, la “Nuova Scarlatti” di Napoli, la Russian Simphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Sofia e di Kiev, la Sinfonica di Greensboro (USA), l’Orchestra de l’Ille de France, la Sungshin Orchestra di Seoul (Corea), la Sinfonica di Sanremo, L’Aquila, Bari, Lecce, l’Orchestra del Teatro Nazionale di Belgrado e molte altre in tutto il mondo. Assistente del grande direttore russo Yuri Ahronovitch, egli ha scritto di lei “Non ho mai conosciuto un direttore così giovane e già così dotato di cuore e di braccio”. I suoi prossimi impegni la porteranno a dirigere Madama Butterfly all’Opera di Belgrado, a debuttare alla Carnegie Hall di New York, oltrechè a fare tournèe in Corea, Cina ed Europa. E’ titolare di cattedra al Conservatorio di Foggia. Il 7 marzo 2009 è stata insignita del titolo di Cavaliere del lavoro della Repubblica italiana dal Presidente Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia "Onore al Merito" tenutasi al Quirinale per i risultati da lei ottenuti in campo internazionale come direttore d’orchestra.
Web Site: www.giannafratta.com
QUANDO: 17 e 23 febbraio, ore 19.00 - Auditorium della Fondazione Paolo Grassi